mercoledì 7 settembre 2016

Io prima di te

  




è uscito al cinema uno dei film più strappa mutande e lacrime della mia vita da lettrice incallita..almeno dovrebbe esserlo se segue a trama del libro scritto da Jojo Moyes..


La trama sembra semplice ma è in realtà molto complessa


Will Trayner è un giovane manager inglese, affascinante e intraprendente, amante degli sport e delle avventure estreme… fino a quando in un giorno di pioggia la sua vita cambia per sempre. Will viene investito da una moto e la conseguente lesione alla spina dorsale lo conduce alla tetraplegia.
Louisa, la protagonista del romanzo , è una ventiseienne che ama il suo lavoro da cameriera, con cui entra in contatto con l’animo delle persone ed è fidanzata da molti anni con un ragazzo molto preso dai suoi allenamenti, che forse lei sa di non amare più.
Un giorno, improvvisamente, la ragazza perde il lavoro, il locale viene chiuso e lei si trova senza nessun’altra esperienza a doversi cercare un posto per portare soldi a casa. 
Riesce a trovare un posto presso una famiglia, deve prendersi cura di Will.
Louisa non sa che questo incontro le cambierà la vita. Dapprima il loro rapporto sarà difficile, lui appare arrogante, la mette in difficoltà e lei non lo sopporta, ma tiene duro per poter aiutare economicamente la sua famiglia in difficoltà.
Con il tempo tra Louisa e Will il legame cambierà, fino a quando la ragazza scopre il motivo per cui è stata assunta: cercare di far cambiare idea a Will che stanco di stare su una sedia a rotelle senza poter godere più della vita, vuole trovare la morte.
Ma la commedia rosa quindi affronta uno dei più ardui e spinosi problemi del nostro secolo: il diritto di scegliere quando vivere e quando morire, il diritto (o il divieto) all’eutanasia.
Perché Will non può accettare un’esistenza fatta di assistenza continua e immobilità e ha preso la sua decisione. Concederà, come promesso alla madre, sei mesi della sua vita prima dell’ultimo viaggio che lo condurrà in una clinica svizzera. E Louisa è stata assunta dalla famiglia Trayner proprio per questo, per tentare un gesto disperato, per riuscire in qualche modo a convincere Will che la vita ha sempre un valore e che ne vale la pena, anche quando si guarda il mondo da una sedia a rotelle.

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